ASCOLI-BARI: 3-1

ASCOLI-BARI: 3-1

PARI: L'ARBITRAGGIO è STATO SCANDALOSO
Ennesima sconfitta, la sesta contro i bianconeri al Del Duca. Continua quindi il tabù marchigiano per la squadra di Carboni, anche sabato umiliata e rispedita senza punti a casa. Buon primo tempo, anche grazie al gol al primo minuto di Motta che spiazza un po' i programmi a lungo termine degli ascolani. Ripresa giocata molto male, con la paura di vincere per la seconda volta consecutiva in trasferta (sarebbe stato troppo!), senza più trovare le ripartenze, arretrando il baricentro e lasciando il possesso di palla agli avversari. Inevitabile, vista la superiorità tecnica, il giusto premio a chi ha pressato in modo sempre più asfissiante, credendo fermamente di poter ribaltare il risultato. Anche in vantaggio, dunque, il Bari si è sciolto non sapendo ribattere colpo su colpo. Mister Carboni, al contrario di quanto si pensava, schiera la nona formazione diversa, con Motta come seconda punta al posto di Pagana, Bellavista e Scaglia sulla sinistra e Dou Dou a cercare di contrastare Antonelli e Modesto dall'altra parte, con La Vista poco portato alla copertura. All'inizio, però, il Bari è padrone del campo, l'Ascoli non riesce ad uscire dalla propria metà campo. Nella ripresa, invece, gli uomini di Silva - Giampaolo iniziano ad entrare con una certa facilità nell'area di Gillet, prendono coraggio e surclassano i biancorossi con Bucchi e Colacone. Nulla da recriminare, se non fosse per la troppa severità dell'arbitro Rocchi capace di espellere (cosa molto rara) due portieri della stessa squadra nella stessa partita. Martedì il mister sarà costretto a schierare un primavera. “Sono stati gli episodi a condannarci”, afferma Guido Carboni dopo la gara. “ancora una volta dobbiamo recriminare, ma come mai Rocchi arbitra spesso ad Ascoli?”. Il tecnico biancorosso non nasconde una certa rabbia per ciò che ha visto, non dimenticando, ovviamente, le colpe dei suoi.
La cosa più difficile ora come ora è cercare di raccontare le disavventure di questo Bari, senza che il lettore arrivi a pensare “tanto del Bari non me ne frega più nulla”. Ciò succede a chi sente da tempo parlare di un Bari sfortunato, che spreca tanto e prende gol alla prima disattenzione, che si trova arbitri inspiegabilmente in credito di chissà quali torti del passato. La verità, ormai, è che ci siamo ridotti a commentare partite contro squadre come l'Ascoli nettamente favorite rispetto a noi, che hanno da dire qualcosa in campionato, mentre noi dobbiamo solo rincorrere e fare, nel caso ce ne sia il bisogno, da agnello sacrificale per la consacrazione di squadre al top della condizione. Ma quale è il top della condizione?Come mai uomini che vestono la maglia biancorossa sono sempre in ritardo di condizione rispetto a coetanei che vestono altre maglie?Per quale motivo ci vengono fischiati contro due rigori nella stessa partita, mentre a noi due rigori ce li fischiano a favore in un intero campionato?Le domande sono tante, sempre le stesse. Questo Bari ottiene come risultato l'indifferenza della gente, forse unica arma rimasta per combattere la pochezza di questa società. Martedì sera, 20:30, arriva la Ternana, reduce da un secco 2-0 subito al Cibali di Catania, nostra prossima avversaria dopo il turno infrasettimanale. Anche i rossoverdi non navigano in buone acque, la classifica è ancora corta, non si può far altro che sperare.
Intanto arrivano belle notizie dalla primavera, che nell'anticipo dell'ottavo di Coppa Italia supera con un largo 4-1 il Messina, dopo aver concluso sul 2-2 la gara di andata in Sicilia dieci giorni fa.
Onora la tua città, difendine i colori.
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