Psssss...hey...hey ciao carcerato...da quant'è che sei qui?19,24,28 anni?lo so lo so...dev'essere una bella gatta da pelare essere condannati a vita alla CECITA' e alla OMOLOGAZIONE...le pene sono severe cristo...
E' dura la vita dei galeotti eh?condannati a pensare,parlare,agire nella stessa identica maniera,e poi lamentarsi del fatto che non si è liberi,che qui la gente è strana,che durante l'ora d'aria che si trascorre in giro non si è capaci che di discorsi standard,proprio come i vecchi che parlano dei loro acciacchi...come i morti dentro...
Inneggi alla libertà,eh frugoletto,quando sei nella tua angusta cella formato 3 x 3:vuoi divertirti,vuoi scopare,vuoi essere accettato,non vuoi essere giudicato,non vuoi morire d'abitudine (a vent'anni!),non vuoi pensare troppo a ciò che fai,vuoi vivere davvero al 100%,vuoi essere LIBERO,perchè sei GIOVANE,e questi sono gli anni più BELLI della tua vita...poi però ti rendi conto di dove ti trovi,della tua realtà,della tua celletta,delle sbarre,e via a lamentarti della solita gente,dei soliti posti,che è difficile fare amicizia,che la gente se la tira,posa,è stronza,è bigotta,è levantina...e il cuore inizia a farti male,tanto male che alla fine temi ti stia per scoppiare...ti senti un angelo,un angelo caduto in un mare di cacchetta,e a causa del suo peso non ti riesce più di aprire le ali e volare...pensi che sono fortunati quelli che sono riusciti a fuggire,e che un giorno (ma quando?)forse lo farai anche tu;poi torni coi piedi per terra,e non ti resta che riprendere a languire sul tuo lettino sfondato,a dar la colpa alla società ai compagni di cella o chissà a chi cazzo altro.
Ti addormenti con pensieri di innocenza nel cuore,ma merda mentre dormi ti vengono in mente tutte le volte che in questo o quel posto di ritrovo hai additato ridendo il tizio vestito in modo diverso dal tuo...ti ricordi di quando hai rifiutato di avere un dialogo privo di pregiudizi con qualcuno che ha un modo di vivere e pensare differente ("i cheguevara","i fighettini","i punkabbestia")...ti salta in testa quel cretino che quasi senza conoscerti si innamorò di te,e di come lo mandasti scappando (ciao Salomè)...si fa avanti il pensiero di come definisci,quando sei con i tuoi amici,una ragazza che "la da" con frequenza...e di tutti gli altri cappi che ti costruisci da solo.
E mentre dormi inizi a sudare,il sonno si fa turbolento,fino a che non ti risvegli madido di sudore.
E' allora,e solo per un attimo,prima che tu riprenda piena conoscenza,che ti balena un pensiero tremendo:che chissà forse forse le sbarre che ti imprigionano (volente o nolente,consapevole o no) TE LE SEI MONTATE TU CON LE TUE MANINE...
E allora goditela la tua prigione perchè sei tu che l'hai voluta:liberi sono quelli fuori...liberi tutti i "diversi"...liberi i gay,libero chi gira con il cilindro in testa,libero chi fa le cose senza pensarci,libero chi rema contro,libero chi improvvisa scenette ridicole,libero chi scopa ogni giorno con una persona diversa,libero chi s'innamora al primo sguardo,libero chi va al "dona flor" con la Panda e i primi vestiti che ha trovato,libero chi va al "torquemada" con la Porsche e abiti eleganti,libero chi esprime i suoi sentimenti,libero chi non si fa film e libero chi se ne fotte.
Tutte le convenzioni,gli standard di comportamento,le occhiatacce a chi schiamazza un pò,il non dare confidenza,gli strani connubi Caffè Mozart-Pizzeria Botta domenicali (vacci pure ma poi non lamentarti che a Bari siamo sempre le stesse persone...350000 abitanti ci sono,e 300 pizzerie cazzo),la mongia e la pongia,i freni inibitori socialmente indotti,la tensione,le cose fatte di nascosto manco fossero reati...sbarre.
Ciao carcerato...ci si vede fuori.
The Peppon