DEPRODUCERS porta il Teatro dal Verme nello spazio
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24/02/2015 | redazione
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Torna in scena “Planetario”, lo spettacolo dei DEPRODUCERS che illustra le meraviglie del cosmo attraverso lo speech dell'astrofisico Fabio Peri, accompagnato dalla musica del collettivo artistico, completato dalle immagini ufficiali dell'ESA e della NASA.
DEPRODUCERS riportano in tearo questo straordinario spettacolo quasi a vole celebrare le recenti conquiste dello spazio, dalla missione di Samantha Cristoforetti (la prima italiana nello spazio) all'atterraggio della sonda Philae su una cometa dopo 10 anni di viaggio grazie al contributo prezioso della tecnologia italiana.
Vittorio Cosma, Riccardo Sinigallia, Gianni Maroccolo e Max Casacci tornano al collettivo che durante il 2014 ha firmato due colonne sonore originali per il cinema, “Italy In A Day” di Gabriele Salvatores e “La Vita Oscena” di Renato De Maria, e ricevuto importanti riconoscimenti come il Premio di Assomusica durante l'ultima Mostra Del Cinema Di Venezia.
Lo spettacolo, in questa rinnovata versione, oltre a raccontare il mistero della nascita dell'Universo, le costellazioni e la loro mitologia, il rapporto tra l'Uomo e l'Infinito, è arricchito dall'esecuzione, per la prima volta dal vivo, di “Just One Day”, brano di punta della colonna sonora del film “Italy In A Day”.
I DEPRODUCERS sono creatori di suono, divulgatori scientifici e sperimentatori, Vittorio Cosma (ideatore del progetto), Gianni Maroccolo, Riccardo Sinigallia e Max Casacci, con il primo progetto discografico “Planetario” hanno creato un connubio senza precedenti tra musica e scienza.
Insomma una serata con astrofisici musicali, una serata in cui gli scienziati sono scesi al linguaggio dei comuni mortali, per coinvolgerli in un viaggio nello spazio e per ottenere un effetto ancora più spaziale hanno riprodotto il buio, le galassie e i suoni. Attraverso tutti questi elementi hanno condotto gli spettatori in un viaggio cosmico decisamente originale, un viaggio che partendo dalla loro personale interpretazione, supportata da dati scientifici reali, passando attraverso spiegazioni giustamente elementari, e suoni decisamente interessanti, ha portato tutti alla fine della sera a riconsiderare ciò che il testo di una vecchia canzone proclamava già negli anni settanta:
“...noi siamo figli delle stelle figli della notte che ci gira intorno noi siamo figli delle stelle non ci fermeremo mai per niente al mondo noi siamo figli delle stelle..” (Alan Sorrenti)
Immagini e testo di Angela Bartolo
QUI la gallery completa della serata.
DEPRODUCERS riportano in tearo questo straordinario spettacolo quasi a vole celebrare le recenti conquiste dello spazio, dalla missione di Samantha Cristoforetti (la prima italiana nello spazio) all'atterraggio della sonda Philae su una cometa dopo 10 anni di viaggio grazie al contributo prezioso della tecnologia italiana.
Vittorio Cosma, Riccardo Sinigallia, Gianni Maroccolo e Max Casacci tornano al collettivo che durante il 2014 ha firmato due colonne sonore originali per il cinema, “Italy In A Day” di Gabriele Salvatores e “La Vita Oscena” di Renato De Maria, e ricevuto importanti riconoscimenti come il Premio di Assomusica durante l'ultima Mostra Del Cinema Di Venezia.
Lo spettacolo, in questa rinnovata versione, oltre a raccontare il mistero della nascita dell'Universo, le costellazioni e la loro mitologia, il rapporto tra l'Uomo e l'Infinito, è arricchito dall'esecuzione, per la prima volta dal vivo, di “Just One Day”, brano di punta della colonna sonora del film “Italy In A Day”.
I DEPRODUCERS sono creatori di suono, divulgatori scientifici e sperimentatori, Vittorio Cosma (ideatore del progetto), Gianni Maroccolo, Riccardo Sinigallia e Max Casacci, con il primo progetto discografico “Planetario” hanno creato un connubio senza precedenti tra musica e scienza.
Insomma una serata con astrofisici musicali, una serata in cui gli scienziati sono scesi al linguaggio dei comuni mortali, per coinvolgerli in un viaggio nello spazio e per ottenere un effetto ancora più spaziale hanno riprodotto il buio, le galassie e i suoni. Attraverso tutti questi elementi hanno condotto gli spettatori in un viaggio cosmico decisamente originale, un viaggio che partendo dalla loro personale interpretazione, supportata da dati scientifici reali, passando attraverso spiegazioni giustamente elementari, e suoni decisamente interessanti, ha portato tutti alla fine della sera a riconsiderare ciò che il testo di una vecchia canzone proclamava già negli anni settanta:
“...noi siamo figli delle stelle figli della notte che ci gira intorno noi siamo figli delle stelle non ci fermeremo mai per niente al mondo noi siamo figli delle stelle..” (Alan Sorrenti)
Immagini e testo di Angela Bartolo
QUI la gallery completa della serata.
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