TRIESTINA-BARI: 0-0

TRIESTINA-BARI: 0-0

PARI: IL BARI DEVE RECRIMINARE
Terzo risultato utile consecutivo per il Bari, ancora punti in trasferta, il nono contro i cinque casalinghi. E sta sera si saprà se la Caf concede il punto sottratto ai biancorossi dopo i fatti di Cesena. Ventiduesima volta a Trieste tra Triestina e Bari, con ben dieci vittorie per i giuliani contro le quattro dei biancorossi. I pareggi, con quello di domenica, sono nove. Prima di questo, Bari e Triestina avevano pareggiato nel lontano '87, 1-1 con reti del grande Carletto Perrone, e pareggio triestino su autorete di Cucchi.
Risultato stretto, anzi strettissimo. Continua la serie positiva del Bari, che conferma di essere squadra adatta ai campi esterni. Continua, comunque, l'apatia da gol del nostro attacco. Se, poi, si aggiunge anche la sfortuna, allora ecco spiegato uno 0-0 in cui si è vista una sola squadra in campo. Nota positiva è certamente la conferma di un ottimo stato di forma della difesa, forse l'unico reparto per il quale si temeva tanto ad inizio campionato e che ora è il terzo miglior reparto della serie B, dopo la capolista Empoli e il Torino, con dodici reti al passivo. Nota negativa, ovviamente, l'attacco, il peggiore fino a questo momento con dieci sole reti all'attivo. Un vero peccato, se si considera che la squadra di Carboni, ormai, ha assimilato tutti gli automatismi del mister, fa correre la palla in modo intelligente, pressa in ogni reparto controllando le proprie forze nell'arco dei novanta minuti. Un vero peccato se si considera che a Trieste si è colpita una traversa, si è sfiorato il gol con un salvataggio sulla linea, si è avuto ben dieci calci d'angolo a favore e si è sbagliato tanto sotto porta, compreso la clamorosa occasione di Carrus al '93. Lo 0-0 sta bene, sia chiaro, ma se alla fine della partita ci si fosse trovati a dover commentare un 0-3 a nostro favore, nessuno avrebbe storto il naso o fatto polemiche di alcun tipo. “Produciamo molto gioco, ma manca la zampata giusta”, afferma mister Carboni, confermando la necessità di un attaccante di spessore li davanti. Eppure Gigi Anaclerio sforna sempre buone prestazioni, Carrus, Pagana, Goretti e lo stesso Santoruvo, si muovono bene, creano molti spazi, cercano con insistenza la finalizzazione della manovra, senza perdersi in fraseggi troppo lunghi e infruttuosi. “Dopo due vittorie e questo pareggio, siamo comunque sulla giusta strada”, ribadisce il mister. La squadra di Carboni inizia con un efficace 4-4-1-1 che immobilizza il rombo degli alabardati, insistendo soprattutto sulle fasce con Scaglia, La Vista, lo stesso Bellavista, anche se solo nella ripresa, dopo che il mister lo alza sulla fascia immettendo Michele Anaclerio, tornando di fatto ad un più tranquillo 4-4-2. Brioschi, Sibilano e Doudou hanno controllato al meglio la linea arretrata, mentre Gazzi e Goretti hanno fatto un ottimo filtro tra attacco e difesa. Carrus, per la prima volta, molto avanti, dietro Anaclerio, ha avuto vita facile contro gli uomini lenti della retroguardia di Tesser. Un asse, quello Anaclerio - Carrus, che ha convinto a pieno. Manca solo il gol. E domenica arriva la Salernitana, ultima in classifica, ma reduce dal tennistico 6-1 rifilato al Cesena, dopo tre sconfitte consecutive. C'è da stare attenti, visto che una squadra che fa sei reti, non può essere in difficoltà, anzi, mostra di aver trovato l'assetto giusto, e noi, inoltre, dobbiamo fare anche i conti con un non buon rendimento casalingo. Servirà il massimo apporto del pubblico, così come è stato al “Rocco”, con un centinaio di tifosi che hanno incitato per tutta la gara. “Sembrava di giocare in casa”, dice Gillet, ringraziando i tifosi, che li hanno seguiti fin in laguna. Tifosi che hanno poi incontrato problemi al ritorno, visto che sono stati fatti scendere dal treno perchè molti sprovvisti di biglietto.
Onora la tua città, difendine i colori.
Fonte:

424677 utenti registrati

17103148 messaggi scambiati

17592 utenti online

28024 visitatori online