Sin City

Sin City

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Sin City è la riuscita trasposizione dell'omonimo fumetto americano sul grande schermo. Robert Rodriguez, con la collaborazione dello stesso Miller, autore del fumetto, e di Quentin Tarantino, ha raccontato con grande genialità e coraggio le avventure dei personaggi del fumetto.
Le storie dei diversi personaggi di Sin City si intrecciano e si rincorrono.
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Basin City, confidenzialmente Sin City, è la città della violenza e delle depravazioni che caratterizzano le società metropolitane. Tra le vie buie e piovose si muovono killer e prostitute, poliziotti onesti e corrotti, ladruncoli e maniaci, mentre arroccati nelle loro fortezze i potenti senza scrupolo che la governano li osservano da lontano. L'incontro tra questi mondi, tra questi poteri, tra questi personaggi, è spesso letteralmente esplosivo a Sin City: e allora capita che un bestione di nome Marv dia il via ad una feroce vendetta per scoprire gli assassini di una prostituta che è stata l'unica donna a fargli sentire il calore dell'amore.
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Capita che un poliziotto onesto metta sul piatto della bilancia la sua vita per salvare una bambina da un pedofilo figlio di un onnipotente senatore, che finisca in prigione e perda la reputazione per crimini mai commessi per proteggerla e che dopo anni di galera la ritrovi bellissima e sensuale ma ancora in pericolo. Capita che un ex fotografo e killer debba aiutare la comunità di prostitute della città vecchia a coprire l'omicidio "accidentale" di un poliziotto, rischiando una guerra contro la Mala.
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Il film, noir, è interamente in bianco-nero solo alcune scene sono policrome quasi a voler sottolineare la loro importanza:il turchese degli occhi della splendida fidanzata del boss; il colore, rosso, del sangue e ancora il turchese della macchina del boss rompono il noioso bianco-nero non distogliendo però l'attenzione dello spettatore dalla violenza e crudeltà del mondo di Sin City.
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La pellicola rappresenta un modo efficace per rivedere il rapporto cinema-fumetto e le loro rispettive influenze. In Sin City vi è un limitato uso delle tecnologie, scelta nata proprio dal desiderio di avvicinarsi al fumetto interamente creato dalla mano umana di Frank Miller.
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