
ANTONIO PALUMBO: fuori il VIDEO del nuovo singolo TUTTO QUI
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26/07/2020 | luigirizzo
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A distanza di un mese dalla pubblicazione del nuovo singolo, Antonio Palumbo presenta oggi il video di “Tutto Qui”. Il brano arriva a un anno dalla pubblicazione dell'EP “How Fast We Live” ed è stato per Antonio Palumbo un ritorno alla lingua italiana nei testi. “Tutto Qui”, uscito il 17 giugno, è un brano estivo ma dal sapore nostalgico, vintage, e il video raffigura perfettamente lo stato d'animo di Antonio attraverso una carrellata di immagini della sua infanzia al mare, in Calabria, con la famiglia.
“Quando ho pensato a un video per “tutto qui” eravamo in pieno lockdown, mi serviva un'idea semplice da realizzare e mi è venuto spontaneo utilizzare le mie vecchie foto del mare,” racconta Antonio Palumbo.
"Mio padre stava male, e credo di aver inconsciamente intrapreso questo viaggio nelle mie origini proprio per fare un omaggio a lui, che tanto desiderava tornare in quei posti e che aveva scattato molte di queste immagini. Le cose sono precipitate in fretta, è uscito il brano e mio padre si è aggravato, e dopo qualche settimana se n'è andato. Non è riuscito a tornare in quei posti, non sono riuscito a fargli vedere il video.
Quindi glielo dedico: ciao papà, passeggerò tra le barche dei pescatori di Palizzi pensando a te."
Biografia: Antonio Palumbo incomincia a suonare la chitarra a sedici anni, grazie al fratello che lo aiuta a pagarsi le prime lezioni. Il primo progetto importante arriva nei primi anni 2000, quando diventa il frontman dei Contrada Beat, una band di stampo funky/soul che per l'intera stagione 2006/2007 viene ingaggiata da Radio 101 come resident band. Nel passaggio da cover a inediti il gruppo cambia nome in Nebel, progetto dal coinvolgente stile neo-folk: l'attività live diventa incessante e vengono nel frattempo pubblicati due dischi autoprodotti e, nel 2010, un EP, “La Stagione”, prodotto da Marco Guarnerio, già al lavoro con Le Vibrazioni, e pubblicato da Oyez!. Fra i live più significativi della prolifica band, l'esibizione in Piazza Duomo a Milano durante LiveMI (Red Ronnie) e l'apertura a Daniele Silvestri al Jazz Cafe di Londra.
Poi una pausa: necessaria, voluta, indispensabile per poter studiare, crescere, e il ritorno altrettanto inevitabile alla musica, con la consapevolezza di voler continuare da solo. Antonio Palumbo decide di comporre in Inglese, perché gli viene più semplice essere se stesso. E suona, tantissimo, esplorando le sonorità dei suoi amati John Mayer, Bon Iver, Iron & Wine, Ásgeir, Niccolò Fabi, Brunori SAS, solo per citarne alcuni. Nel 2017 arriva così l'EP di debutto solista, “Altaguardia” (dal nome della via di Milano dove vive quando scrive i cinque pezzi che ne fanno parte): in lingua inglese appunto, con tematiche che comprendono l'amore, il diventare grandi e la presa di coscienza di dover lasciare andare. Continuano i live, in versione intimistica e acustica, perfetti per quel tipo di canzoni. E ancora concerti con la band nei locali e qualche live chitarra e voce all'estero (Mr Wolf's, Bristol, novembre 2017 - KGB, New York, aprile 2018). Nell'estate 2018, l'incontro con Davide Andreoni porta alla creazione dell'EP “How Fast We Live”, pubblicato a ottobre 2019, che comprende all'interno i singoli “Thank You For Dancing” e “I Try”, entrambi molto apprezzati dal web e dalle radio. A giugno 2020 esce “Tutto Qui”, il primo brano in Italiano dopo molti anni.
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"Mio padre stava male, e credo di aver inconsciamente intrapreso questo viaggio nelle mie origini proprio per fare un omaggio a lui, che tanto desiderava tornare in quei posti e che aveva scattato molte di queste immagini. Le cose sono precipitate in fretta, è uscito il brano e mio padre si è aggravato, e dopo qualche settimana se n'è andato. Non è riuscito a tornare in quei posti, non sono riuscito a fargli vedere il video.
Quindi glielo dedico: ciao papà, passeggerò tra le barche dei pescatori di Palizzi pensando a te."
Biografia: Antonio Palumbo incomincia a suonare la chitarra a sedici anni, grazie al fratello che lo aiuta a pagarsi le prime lezioni. Il primo progetto importante arriva nei primi anni 2000, quando diventa il frontman dei Contrada Beat, una band di stampo funky/soul che per l'intera stagione 2006/2007 viene ingaggiata da Radio 101 come resident band. Nel passaggio da cover a inediti il gruppo cambia nome in Nebel, progetto dal coinvolgente stile neo-folk: l'attività live diventa incessante e vengono nel frattempo pubblicati due dischi autoprodotti e, nel 2010, un EP, “La Stagione”, prodotto da Marco Guarnerio, già al lavoro con Le Vibrazioni, e pubblicato da Oyez!. Fra i live più significativi della prolifica band, l'esibizione in Piazza Duomo a Milano durante LiveMI (Red Ronnie) e l'apertura a Daniele Silvestri al Jazz Cafe di Londra.
Poi una pausa: necessaria, voluta, indispensabile per poter studiare, crescere, e il ritorno altrettanto inevitabile alla musica, con la consapevolezza di voler continuare da solo. Antonio Palumbo decide di comporre in Inglese, perché gli viene più semplice essere se stesso. E suona, tantissimo, esplorando le sonorità dei suoi amati John Mayer, Bon Iver, Iron & Wine, Ásgeir, Niccolò Fabi, Brunori SAS, solo per citarne alcuni. Nel 2017 arriva così l'EP di debutto solista, “Altaguardia” (dal nome della via di Milano dove vive quando scrive i cinque pezzi che ne fanno parte): in lingua inglese appunto, con tematiche che comprendono l'amore, il diventare grandi e la presa di coscienza di dover lasciare andare. Continuano i live, in versione intimistica e acustica, perfetti per quel tipo di canzoni. E ancora concerti con la band nei locali e qualche live chitarra e voce all'estero (Mr Wolf's, Bristol, novembre 2017 - KGB, New York, aprile 2018). Nell'estate 2018, l'incontro con Davide Andreoni porta alla creazione dell'EP “How Fast We Live”, pubblicato a ottobre 2019, che comprende all'interno i singoli “Thank You For Dancing” e “I Try”, entrambi molto apprezzati dal web e dalle radio. A giugno 2020 esce “Tutto Qui”, il primo brano in Italiano dopo molti anni.
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