LEONARDO ANGELUCCI Live a Monaco di Baviera con la Bigband Dahcau IL 29 e 30 dicembre 2019

LEONARDO ANGELUCCI Live a Monaco di Baviera con la Bigband Dahcau IL 29 e 30 dicembre 2019


 
 
 
 
 
 
 
29 e 30 dicembre 2019
LEONARDO ANGELUCCI
Live a Monaco di Baviera
con la Bigband Dahcau

 
 
 
 
Leonardo Angelucci annuncia due concerti particolarmente importanti: domenica 29 dicembre e lunedì 30 dicembre suonerà al Milla Club di Monaco di Baviera, in Germania, in apertura alla Bigband Dahcau, di cui sarà anche special guest.
 
La Bigband Dahcau è un vivace ensemble techno jazz, con una nutrita sezione di ottoni, una massiccia sezione ritmica e sintetizzatori. La collaborazione tra Angelucci e la bigband pone le sue radici nel 2016 e ha permesso la nascita di una splendida amicizia.
 
Il 28 novembre è uscito “Luoghi comuni”, il nuovo singolo del cantautore romano: un brano assolutamente rock costruito, testualmente e musicalmente, attorno senso di claustrofobia dato dalla mancanza di autenticità. Hanno preso parte al video, gli associati del Centro Sociale Anziani Palombara Sabina.
 
Link al video: https://youtu.be/nhjWMiLIsA4
Una produzione FREE CLUB FACTORY da un'idea originale di Valeria Santivetti. Regia, riprese e montaggio di Valeria Santivetti, Matteo Troiani e Leonardo Angelucci, non necessariamente in questo ordine.
 
Leonardo Angelucci è un cantautore e chitarrista romano. È il frontman dei Lateral Blast e ha suonato accanto a Daniele Coccia Paifelman (Il Muro del Canto) nel suo progetto solita. Il suo disco d'esordio, “Questo frastuono immenso”, prodotto dall'etichetta di Ferrara Alka Records, parlava dei sentimenti di un'intera generazione ed è stato recensito dalle principali testate nazionali. Dopo una selezione, nel 2019 ha frequentato il Corso Autori del CET di Mogol.
 
 
LEONARDO ANGELUCCI - BIOGRAFIA
Leonardo Angelucci nasce a Roma nel 1991. Inizia a studiare musica a sette anni e viene quasi subito sedotto dalle sei corde di una chitarra acustica. Crescendo coltiva i primi progetti: nel 2011 pubblica “Nightbus”, album originale della sua prima rock band “Black Butterfly”; nel 2014 pubblica “I'm free” con la prog-rock band “Lateral Blast”, seguito, nel maggio 2016, da “La luna nel pozzo”.
 
Inizia a lavorare sul suo progetto solista alla fine del 2016. Registra e produce presso il Freedom Recording Studio “Contemporaneamente”, il suo primo ep, che esce a maggio 2017 per la Alka Record Label di Ferrara e contiene cinque brani inediti.
 
Dopo il Premio del Pubblico al Roma Videoclip per “Capigliatura” e tantissimi concerti in tutta Italia, vince il premio Indie al ponte e il contest su Lucio Battisti, guadagnando la partecipazione a due serate del MEI di Faenza.
 
Durante il 2017 suona in apertura a Coez, Giorgio Canali, Roberto Billi, Daniele Coccia Paifelman, Leo Pari e molti altri. In autunno parte in tour con Daniele Coccia Paifelman, cantautore folk e leader della storica folk band romana Il muro del canto, come chitarrista elettrico. Insieme alla band, portano in tour il primo disco di Coccia, “Il cielo di sotto”.
 
Leonardo Angelucci entra in studio alla fine del 2017 per registrare il suo primo album, sotto la direzione artistica di Manuele Fusaroli, noto produttore della scena indipendente nazionale (The Zen Circus, Tre Allegri Ragazzi Morti, Nada, Luca Carboni, Motta, Nobraino, Le luci della centrale elettrica, etc.) e Massaga Produzioni. Nel disco, oltre a Simone “Bujumannu” Pireddu, Daniele Coccia Paifelman de Il Muro del Canto.
 
A febbraio 2018 è tra i 60 selezionati per le audizioni Live di Musicultura, su più di 800 iscritti; a marzo viene selezionato tra i 150 musicisti finalisti del contest 1M Next, che porta artisti indipendenti sul palco del Primo Maggio a Roma. A settembre conclude il “Breakin the summer Tour”, con più di 500 ep venduti, una ristampa in deluxe edition e quasi 100 concerti in tutta Italia.
 
Dopo una selezione, nel 2019 ha frequentato il Corso Autori del CET di Mogol.
 
Hanno parlato di “Questo frastuono immenso” e dei concerti oltre 50 testate. Qui un estratto di rassegna stampa:
 
“Questo frastuono immenso” è un lavoro trascinante e coinvolgente che si lascia ascoltare con trasporto e curiosità”
Recensione di Francesca Amodio su MEIweb.it, del 6 novembre 2018
 
“Mette in risalto ancora di più le sue abilità in sede di composizione, creando un album che corre tra pop, rock e una vena cantautorale, con melodie leggere ma non banali e che sa come far presa su un pubblico che cerca un qualcosa in più nella musica, ma senza impegnarsi esageratamente.”
Recensione di Fabio Loffredo su Tuttorock.it, del 27 novembre 2018
 
“Quello di Angelucci è un pop-rock che si mescola ben volentieri ad altre suggestioni sonore, come folk, reggae e qualche accenno punk ed elettronico, lasciando comunque un'impressione di omogeneità che fa bene al disco nella sua interezza.”
Recensione di Ilaria Pantusa su Lester.it, del 16 novembre 2018
 
"Il disco mette in queste dieci tracce tutta una serie di temi ed il leitmotiv è rappresentato dalla capacità di amare ed essere felici, ma si parla anche della linea di confine tra amore e amicizia, del desiderio di possedere il bene e di tenere a debita distanza il male, del bisogno di distrarsi e della fatica a lasciarsi andare. Non manca una spiccata attenzione alle sonorità, che vanno dal pop-rock alle sonorità sixties, dal folk al reggae, passando per il punk e ritmi calypso.”
Recensione di Leslie Fadlon su Nightguide.it del 19 ottobre 2018
 
“Leonardo Angelucci [...> è, sì, un cantautore ma la sua cifra stilistica si muove all'interno di coordinate che potremmo definire pop, rock e folk. [..> I testi delle varie canzoni riflettono non banalmente quotidianità e relazioni d'amore”
Recensione di Giovanni Graziano Manca su Radioaktiv.it, del 19 ottobre 2018
 
“Ritmi molto cadenzati che vengono declinati in sonorità quasi tropical rock si uniscono a diverse influenze: dal pop rock di matrice '60s al folk, passando per il calypso (il genere afroamericano delle isole dei Caraibi). Il cantautore Leonardo Angelucci, nel suo “Questo frastuono immenso” trasforma in musica lo storytelling, affrontando questioni di cuore, ma anche fotografie di situazioni quotidiane. Lo storytelling si concretizza in parole che insieme evocano immagini molto vivide, dai riferimenti molteplici, fino a dichiarare “tu sei il mio latte più”, chiamando in causa anche Arancia Meccanica.”
Recensione di Alessandro Spagnolo su Rockit.it, del 18 giugno 2019
 
www.leonardoangelucci.it // www.facebook.com/leonardoangelucci91 // Instagram: @leonardo4ngelucci

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