Jay Sean, cantante inglese, ha debuttato nella Chart Asian Undrergroung inglese nel 2003 come membro dei Rishi Rich Project con Dance with you, che è poi arrivata dodicesima nella classifica dei singoli inglesi nello stesso anno. Dopo aver lasciato la Virgin, etichetta che lo aveva accompagnato fino a quel momento, nel 2006 ha fondato la sua etichetta indipendente, la Jayded Records e, dopo uno stop di quasi quattro anni, è tornato con Ride it nel 2008. Da allora ha continuato a pubblicare dischi, e collabora con moltissimi dj ed altri artisti, fra cui Pitbull, ma noi l'abbiamo intervistato in occasione dell'uscita di What you want, singolo realizzato in collaborazione con Davido.





Com'è nata questa collaborazione, e come hai incontrato Davido?
Ero in tour in Africa, e ho sentito della gran musica che aveva fatto lui. Ci siamo raggiunti, il Regno Unito impazzisce per quel tipo di sound adesso: ci è sembrata una collaborazione ben fatta.


Puoi descriverci il tuo sound?
Ho molte canzoni, tutte diverse, scritte nell'arco di 15 anni. In generale credo che la mia musica sia R&B, tendente al pop. A volte magari più urban, altre volte più pop. Il mio cuore è sempre R&B in ogni caso.


Come mai hai iniziato a fare musica, e come ti sei sentito quando ti sei reso conto che le persone ti ascoltavano?
Ero un fissato dell'hip-hop, crescendo. Volevo far sentire le persone come mi sentivo io ascoltando i grandi artisti rap della mia giovinezza. Ho iniziato come rapper, ovviamente...ma una volta iniziato a cantare la mia musica ha preso una strada tutta sua. Sapere che c'è gente in tutto il mondo che ascolta la mia musica è una delle cose più belle che si possano provare, questo non è mai cambiato.


Hai descritto “What you want” come una canzone che sai che piacerà ai tuoi fan. Scrivi musica soprattutto per loro o anche per te stesso?
Questo pezzo ha un testo smooth e sexy, ma il beat è afro-beat.


Hai lavorato con Lil Wayne e Skepta, e ultimamente con Sean Paul: hai altri piani per il futuro?
Le collaborazioni devono succedere in modo naturale, non inizio un progetto pensando “ok, voglio coinvolgere questo artista, e quest'altro”...se c'entra, c'entra.


Hai detto che i fan vogliono solo musica, senza regole: credi che questo si applichi a tutta la scena musicale o solo alla tua musica?
Credo che ci siano stati un sacco di “fare” e “non fare” nella musica pop, per anni. Queste regole sono state distrutte. Le grandi canzoni e i dischi hit vengono da tutto il mondo adesso. La globalizzazione musicale significa che molti generi e stili possono finalmente essere fusi. Il sound diventa uno solo. Le regole del pop classico non contano più quanto prima.


Puoi dirci qualcosa sul remix e sulla collaborazione con Davido?
Il Team Salut ha una vibe perfetta, ha il perfetto feel per l'Authentic pocket and drum. Volevo che il pezzo andasse in quella direzione, e sono felice del risultato.


Quali sono le tue influenze?
Donnell Jones, Boyz II Men, MJ, Jay z...solo per citarne alcuni.