NIGHTGUIDE INTERVISTA I NIGGARADIO

NIGHTGUIDE INTERVISTA I NIGGARADIO


“Ti trattano male al lavoro, cantalo. 
Il mondo ti sembra andare sottosopra, bene, cantalo. 
Vedi gente star peggio di te, cantalo. 
Il mondo è pieno di santi autoproclamati, veri diavoli e gente normale che cerca di sopravvivere...insomma è solo blues, di ieri, oggi o domani, chi può dirlo?“


Il terzo capitolo dell'avventura NiggaRadio si chiama SANTI DIAVULI e BRAVA GENTI, le tre categorie in cui NiggaRadio divide il mondo intorno a sé. Un disco insieme antico contemporaneo e futuristico, che canta in siciliano ciò che ci accade intorno. 
Il cuore della musica della band è sempre lo stesso: stare al centro del Mediterraneo e tenere orecchie e occhi aperti, raccogliere storie di tutti e di nessuno.
Non opulenti europei, non del tutto disperati di un sud ancora più profondo, raccattano suoni, odori e sapori da tutti i posti dove sono stati e di tutti i posti che la gente porta fino a loro, perché quella dei NiggaRadio è sempre stata la musica della gente. Questo disco è dedicato a chi combatte ogni giorno, nascosto da infinite possibilità di scelta, vivere per troppi resta una lotta.
 


Il vostro nuovo disco si chiama SANTI DIAVULI e BRAVA GENTI: ce ne raccontate il significato?
Ci piaceva l'idea di dividere il mondo in tre macro categorie. I Santi, così presi a mostrare di esser perfetti, buoni e salvifici per tutti, ma poi in verità I Diavoli, tentatori, crudeli, approfittatori ma in fondo in fondo e poi la brava gente tutta dedita al proprio sopravvivere...Insomma, alla fine siam tutti uguali su questa terra.


E la genesi del disco?
Dal punto di vista del concetto, come per gli altri dischi, raccontiamo quel che raccogliamo dalla gente e quello che è venuto fuori con prepotenza e che gli accadimenti degli ultimi tendono a farci scordare che siamo tutti esseri umani con gli stessi pregi e gli stessi difetti. Per quel che riguarda la realizzazione musicale, tutti in studio a The Cave a far girare vecchie macchine analogiche con le quali registrare...di tutto, da antichi microfoni a nuovi synth.


Come mai scegliere di cantare in siciliano?
Il siciliano è una lingua duttile, che si presta ad essere piegata per scopi musicali, ma ci piace ricordare anche che Dante nel suo de vulgari eloquentia definisce il siciliano, la più nobile delle lingue non latine e che è ben noto quanto sia stata influente in ambito letterario sull'italiano la scuola siciliana del XII secolo.


Quali sono i vostri riferimenti musicali?
Daniele: Tantissimi, troppi per citarli tutti. Certo le Musiche del mediterraneo, quella del Mali, il Blues e la Musica afroamericana tutta, il folk di moltissimi paesi, l'elettronica contemporanea... c'è così tanta Musica meravigliosa da cui imparare.
Vanessa: Generalmente faccio riferimento a tutto ciò che gravita, attorno la black music, dal blues al soul alla disco.
Peppe: Elevando a potenza i Beatles mi é stato molto influente il ventennio '55/'75 con qualche incursione negli 80. E poi il primo lustro dei 90 quando la musica è tornata ad essere suonata.
Andrea: Sempre difficile in poche righe parlare di riferimenti musicali, magari più semplice sarebbe scegliere dei brani. Io sono cresciuto prima con i classici gruppi super famosi, Led zeppelin, Pink Floyd. Poi ho scoperto che esisteva anche altro, molto altro...e così il mondo dell'elettronica, la musica con incredibili contaminazioni, il blues, ovvero l'origine.


Che tipo di esperienza è assistere ad uno dei vostri concerti?
In verità non lo sappiamo, non abbiamo mai assistito ad un nostro concerto. Scherzi a parte, possiamo dirti come ci sembra e come speriamo che sia. Un'esperienza per il corpo e per la mente. Un concerto per sudare e per pensare, per commuoversi e per ridere, per accorgersi di chi ci sta intorno e si gode una cosa insieme a te.


Com'è stato lavorare con Daniele Grasso, che ha già lavorato con Cesare Basile, Afterhours, Twilightsingers, J. Parish, Greg Dulli, Diego Mancino, Mario Cianchi e tanti altri?
Daniele: Non posso rispondere io a questa...
Vanessa: Rispondo io...Lavorare con Dani è più facile di quanto pensassi, perché il suo metodo da produttore ti mette totalmente a tuo agio ed è difficile non conseguire risultati. Mette pressione? Sicuramente, ma guai se così non fosse...
Peppe: Beh, rispondo anch'io...Daniele è una grande risorsa per la musica nel nostro territorio. A livello professionale, mi fa sentire come nei miei periodi passati vissuti tra Milano e Londra. 
Le sue idee e la sua identità sono sempre uniche e originali. Quasi al di fuori dalle righe.  Istintivo, ma vero.  La sua massiccia conoscenza musicale è supportata da un'altrettanta e fondata conoscenza storica e socio-culturale, che lo rende un'artista come pochi.
Andrea: A questa rispondo anch'io...conoscono Daniele oramai da 13 anni ed oltre ad essere un amico, è stato il mio insegnante di audio pro, di basso ed è compagno di questa bella storia che è Niggaradio. Anche Daniele viene da un altro pianeta, ha sempre idee strane e lavora con passione e follia per portarle avanti, è severo nel lavoro perché prende sul serio la musica ed il lavoro che essa richiede. Vive di musica e vive per la musica.


Dei brani facenti parte del disco c'è ne è uno, o un paio, cui siete più legati emotivamente?
Vanessa: E' difficile sceglierne una...dico 'Cu si 'nnamura', è stata una "sfida" dal punto di vista interpretativo, contiene immagini e ricordi. È un pezzetto di me ma non posso svelare il motivo...
Peppe: 'Santi in Paradiso' è uno di quelli. Per il mood, l'impersonificazione sociale che viviamo, il riferimento dei fatti storici e la "sete"...


L'artista del passato con cui avreste sognato di collaborare?
Daniele: Troppi per citarli tutti, giusto per citarne alcuni: Monk, Hendrix, J.Coltrane...
Vanessa: Wow...per me Etta James e Rosa Balistreri principalmente, due donne forti che non le mandavano a dire, hanno ribaltato le loro sorti in tempi e contesti molto difficili.
Peppe: Mi sarebbe piaciuto essere del giro di Battisti negli anni 70 e suonare su certi dischi.


E quello del presente?
Daniele: Pochi, evitiamo di citarli per non far torto a nessuno...
Vanessa: Questa è un pò più difficile...Mavis Staple,Tina Turner, Annie Lennox...sono troppi/e per identificarne uno solamente...
Peppe: Io Oggi farei un tour con McCartney.
Andrea: Artista del presente...i Daft Punk, sono di un altro pianeta.


Parlateci dei vostri prossimi progetti.
Beh, col disco appena uscito, stiamo preparando un primo giro per promuoverlo nelle principali città italiane e ci prepariamo per alcune date all'estero, cosa che avevamo già in programma da un po' ma avevamo dovuto rimandare. Quindi in campana, se vedete la pubblicità di un nostro concerto non ve lo perdete. See ya...

 
 

interviste, niggaradio, santi diavuli e brava genti

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