Napodano: "Non ci sono + i cantautori"

Napodano: "Non ci sono + i cantautori"

In "Non ci sono + i cantautori", il suo nuovo album, emerge un'urgenza personale di espressione che va oltre le esigenze di mercato. Questo è ciò che emerge dalla chiacchierata con Napodano, il cui messaggio musicale lascia libero sfogo all'interpretazione dell'ascoltatore. In un'atmosfera sonora che punta all'autenticità e all'emozione.
C'è un messaggio che vorresti trasmettere con “Non ci sono + i cantautori”, il tuo nuovo disco?
 
Non particolarmente; produrre musica è un'esigenza personale non dettata da necessità di mercato quindi il messaggio arriva principalmente a me e mi porta a scrivere la canzone, poi lascia libera interpretazione all'ascoltatore.
 
A tuo parere qual è la situazione ideale per ascoltare questo album?
 
Con un buon impianto hi-fi, sicuramente. La strumentazione acustica utilizzata per la registrazione e un missaggio che strizza l'occhio ad un'ambientazione particolarmente calda, rende al 100% con un ascolto di buona qualità.
 
Qual è il tipo di strumentazione a cui non potresti mai rinunciare?
 
Senza dubbio il pianoforte, acustico o digitale che sia, e un ukulele!
 
Sei impegnato in un tour promozionale in Italia, quanto è importante per te la dimensione live? Ci ricordi le prossime date?
 
Non è importante, è letteralmente fondamentale, altrimenti non avrebbe per me senso continuare a produrre musica.
Le date confermate per il momento sono il 10 luglio al Revel Festival a Bergamo, il 26 luglio al Ribolle Festival a Soriano nel Cimino (Viterbo) con i Meganoidi, il 1 e il 2 agosto al Jungle di Nardò (Lecce) e al Whisky a Go Go a Marina di Pulsano (Taranto) sempre con i Meganoidi.
 
Quali cantautori sono più vicini a te e per quali sensibilità?
 
Niccolò Fabi e Brunori SAS sono i miei punti di riferimento perché condividono la capacità di trasformare esperienze quotidiane in poesia, sia attraverso la profondità emotiva di Fabi che con l'ironia sagace di Brunori.
 
Concludiamo chiedendoti: qual è il tuo più grande sogno artistico?
 
Il mio più grande sogno artistico è continuare a vivere di musica per il maggior tempo possibile e farlo sempre meglio. Voglio evolvermi continuamente come artista, esplorare nuovi territori sonori e mantenere sempre viva la passione che mi ha portato fin qui. L'idea di poter toccare e ispirare le persone con le mie canzoni, di condividere emozioni e storie attraverso la musica, è ciò che mi guida ogni giorno.
 

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