Hey Caboto - Hey Caboto
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15/02/2017 | leslie-fadlon
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E' uscito il 13 Dicembre del 2016 ''Hey Caboto'', album di esordio di Nicola Caboto, musicista, autore e cantante di Perugia.
Questo suo disco nasce dopo alcuni anni di inattività live durante i quali è stato invece incessante il processo di scrittura: è stata la prima occasione in cui Caboto ha deciso di incidere le sue composizioni interpretandole in prima persona in un disco di nove canzoni registrate nell'arco di nove mesi a cavallo tra il 2015 e il 2016. Era stato infatti per anni autore di testi per altri interpreti.
''Hey Caboto'' è un album pop, su cui si sentono gli influssi di condizionamenti di tipo variegato e nei cui testi si parla di vita quotidiana e dei suoi cambiamenti. E' centrale il tema del viaggio, nella sua accezione di esplorazione introspettiva prima ancora che esterna.
In 'Casa casetta', che è la prima traccia, il concetto centrale è quello della partenza, affrontata anche sulle note di pezzi come 'Non una parola', come 'Nebbia ho nel cuor' e 'Piccola famelica zanzara'.
Partire ha le sue conseguenze, che vanno affrontate come accade al protagonista di 'Gelo siberiano'; le ha anche il ritornare, quando si tirano le somme sul percorso realizzato: è il caso di 'Romanzo esistenziale' e di 'Hey caboto'. Quest'ultimo pezzo è molto autobiografico ed eclettico, divertente e gioioso.
L'atmosfera complessiva è dotata di uno stile italian - vintage - rock, riflesso su melodie alquanto decise e fortemente connesse con le liriche su cui poggia poi una vocalità simile a quella in voga nei '60 nel pop del Bel Paese. Caboto usa chitarre elettriche e tastiere, messe in risalto durante le fasi di mastering e missaggio avvenute presso la Rokkaforte di Castiglione del lago (PG). La produzione del disco è stata condivisa da Nicola Caboto con Enrico Giovagnola, che si è dedicato ai synth.
Hey Caboto è infine un disco che si lascia ascoltare con piacere ed che rappresente un invito ad una introspettiva riflessione immersa in melodie pop rock.
Questo suo disco nasce dopo alcuni anni di inattività live durante i quali è stato invece incessante il processo di scrittura: è stata la prima occasione in cui Caboto ha deciso di incidere le sue composizioni interpretandole in prima persona in un disco di nove canzoni registrate nell'arco di nove mesi a cavallo tra il 2015 e il 2016. Era stato infatti per anni autore di testi per altri interpreti.
''Hey Caboto'' è un album pop, su cui si sentono gli influssi di condizionamenti di tipo variegato e nei cui testi si parla di vita quotidiana e dei suoi cambiamenti. E' centrale il tema del viaggio, nella sua accezione di esplorazione introspettiva prima ancora che esterna.
In 'Casa casetta', che è la prima traccia, il concetto centrale è quello della partenza, affrontata anche sulle note di pezzi come 'Non una parola', come 'Nebbia ho nel cuor' e 'Piccola famelica zanzara'.
Partire ha le sue conseguenze, che vanno affrontate come accade al protagonista di 'Gelo siberiano'; le ha anche il ritornare, quando si tirano le somme sul percorso realizzato: è il caso di 'Romanzo esistenziale' e di 'Hey caboto'. Quest'ultimo pezzo è molto autobiografico ed eclettico, divertente e gioioso.
L'atmosfera complessiva è dotata di uno stile italian - vintage - rock, riflesso su melodie alquanto decise e fortemente connesse con le liriche su cui poggia poi una vocalità simile a quella in voga nei '60 nel pop del Bel Paese. Caboto usa chitarre elettriche e tastiere, messe in risalto durante le fasi di mastering e missaggio avvenute presso la Rokkaforte di Castiglione del lago (PG). La produzione del disco è stata condivisa da Nicola Caboto con Enrico Giovagnola, che si è dedicato ai synth.
Hey Caboto è infine un disco che si lascia ascoltare con piacere ed che rappresente un invito ad una introspettiva riflessione immersa in melodie pop rock.
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