Slaves Of Love And Bones - Real Fake Music
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29/11/2015 | fromberlintolaura
- 1998
Il collettivo avellinese Slaves Of Love And Bones debutta con un EP dal titolo curioso: Real Fake Music, sette tracce che si snodano attraverso un labirinto elettronico fatto di synth e suoni campionati.
Forse a voler rappresentare l'intangibilità del suono elaborato da una macchina, definito, seppur digitale, il titolo introduce ad un gruppo che, paradossalmente, mette in chiaro di avere basi salde. Il progetto ha una sua struttura, si comprende chiaramente sin dalla proposta di una cover del celebre classico di Buddy Holly Everyday. La reinterpretazione di un brano così delicato e tenue nella sua versione originale, fa da apripista alla volontà di un sound moderno e scandito.
La tematica centrale è quanto mai attuale: il rapporto indissolubile fra essere umano e tecnologia, il ruolo vitale che la strumentazione più avanzata assume nella vita di ciascuno, tanto da divenire veicolo di comunicazione.
Una buona prova questo EP, che lascia facilmente immaginare la band padrona di un palco e di un live; che si tratti di una novità in assoluto, tuttavia, non è da confermarsi. Nel panorama musicale di genere odierno, la competizione è elevatissima ed affinata. Il ricorso a drum machines, l'impostazione elettronica, costituiscono una scelta sempre più frequente: la bravura sta nel innalzarsi rispetto al livello standard. Real Fake Music è un prodotto nella media, per quanto un buon principio.
Laura Caprino
Forse a voler rappresentare l'intangibilità del suono elaborato da una macchina, definito, seppur digitale, il titolo introduce ad un gruppo che, paradossalmente, mette in chiaro di avere basi salde. Il progetto ha una sua struttura, si comprende chiaramente sin dalla proposta di una cover del celebre classico di Buddy Holly Everyday. La reinterpretazione di un brano così delicato e tenue nella sua versione originale, fa da apripista alla volontà di un sound moderno e scandito.
La tematica centrale è quanto mai attuale: il rapporto indissolubile fra essere umano e tecnologia, il ruolo vitale che la strumentazione più avanzata assume nella vita di ciascuno, tanto da divenire veicolo di comunicazione.
Una buona prova questo EP, che lascia facilmente immaginare la band padrona di un palco e di un live; che si tratti di una novità in assoluto, tuttavia, non è da confermarsi. Nel panorama musicale di genere odierno, la competizione è elevatissima ed affinata. Il ricorso a drum machines, l'impostazione elettronica, costituiscono una scelta sempre più frequente: la bravura sta nel innalzarsi rispetto al livello standard. Real Fake Music è un prodotto nella media, per quanto un buon principio.
Laura Caprino
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