Nella serata di giovedì 23 ottobre le note del mixer di Jan Blomqvist hanno fatto da cornice alla splendida vista del Duomo che si gode dalla Terrazza Aperol, affacciata sulla piazza più bella e famosa di Milano. E' stata la seconda volta nel capoluogo lombardo per questo artista, svedese solo nel nome ma tedesco di nascita, tanto serio e riflessivo nei suoi video quanto timido e semplice nella vita di tutti i giorni. Una sorpresa nel parco DJ europeo pieno di personaggi costruiti e prime donne. Semplicità che emerge anche dalle note quasi melanconiche della sua musica, tra elettronica e Deep House. Arrivato a Milano Jan non si è lasciato stupire dai palazzi, della strade o della gente; ma della linea delle montagne che si poteva ammirare oltre il profilo della città nelle belle giornate: "Ma siamo vicini all'Himalaya?" ha domandato ammirato. Una prima impressione ben diversa da quella di Londra, Berlino o di altre città, che pure l'artista ha frequentato durante le moltissime date tra le città europee dal 2011 ad oggi.


La sua musica richiama per certi aspetti i Muse, per altri i Radiohead, ma non chiedetegli di definirsi in un genere solo, vi risponderebbe che è la sua musica. E questo è vero non solo nella teoria ma anche nella pratica: tutto ciò che compone è prodotto interamente da lui e accompagnato dalla sua voce a tratti calda e sottile. E' una musica che non pretende mai di avere la totale attenzione ma fa quasi atmosfera; mai aggressiva e fastidiosa, anche se con i ritmi e le ridondanze tipiche della musica elettronica: "Spero che i fan italiani apprezzino - ha raccontato - non so come reagiranno, quando porto la mia musica in un nuovo paese non ho mai aspettative, preferisco godermi la reazione imprevedibile del pubblico". Fino ad oggi la sorpresa più grande è stata durante la data di Mosca: "La gente sembrava impazzita. Io invece penso solo a suonare e vedo come va...". Semplicità, nella musica come nella vita, e quasi un pizzico di stupore di fronte al successo. Questo è Jan Blomqvist.


Jan nasce come voce e bassista in un gruppo tedesco che suona musica grunge-rock, in seguito decide di spostarsi a Berlino dove dà seguito alla sua passione per la musica elettronica cominciando a comporre e suonare da solo; oltre ad essere l'ideatore dei concerti di musica Tecno. Da lì i primi successi con singoli di successo come Ink, Awake e Big Jet Plane. Oggi le sue performace vanno in due direzioni: con la band suona Elektro Pop, mentre da solista preferisce il ClubSoul; sempre con la sua voce a tratti sognante e con pochi, semplici, “beats”. Il tour per l'Europa continuerà in Svizzera e poi in Germania. Per conoscerlo meglio godetevi il video del live di “Something Says”, e il video ufficiale di “Time Again”, l'ultimo singolo pubblicato nel 2014, che Nightguide aveva annunciato QUI.
 
Francesco Pellegatta
 
Foto di copertina e anteprima della gallery: Marta Sampietro

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